“Nick, ho solo 45 minuti di tempo oggi per allenarmi. Cosa faccio: corsa o rulli?”

Il problema del trovare il tempo per allenarsi quando si hanno già molti altri impegni (lavoro, famiglia, una vita sociale magari!) è all’ordine del giorno per ogni triatleta che alleno. E questo vale sia per chi punta alle lunghe distanze (Ironman e mezzi Ironman), ma anche per chi si sta allenando per triathlon più “corti”, come gli sprint e gli Olimpici. Perché, in fin dei conti, anche queste specialità rientrano nella categorie delle discipline “aerobiche” e anche per queste gare lunghi allenamenti fatti a intensità più basse pagheranno i dividendi maggiori a lungo termine.

Ma come fare quando quel tempo per allenarsi semplicemente non c’è, oppure c’è solo in parte e cambia di giorno in giorno? Cosa fare quando si perdono gli allenamenti originariamente previsti in tabella (l’incubo peggiore di ogni triatleta!) e il tempo previsto per eseguirli cambia all’improvviso?

Beh, dipende. So bene che questa non è la risposta che in molti vorrebbero sentire, ma effettivamente dipende da molti fattori.

Quanto tempo hai per allenarti?
Ti senti bene, oppure sei stanco da sessioni precedenti/stress e altre cause?
Quali sono i tuoi obiettivi a medio e lungo termine?
Qual è la tua sessione preferita?

In base a questi (e altri) fattori, la scelta della sessione più indicata (45 minuti di corsa o sui rulli — ma perché non nuoto o palestra?), può cambiare a sua volta. E allo stesso tempo può cambiare il contenuto della specifica sessione: una semplice sessione di recupero, oppure intervalli eseguiti a VO2max?

Ogni volta, in base alla situazione specifica, le risposte possono essere differenti. E anche se chiedere la risposta all’allenatore può sembrare la soluzione più semplice, è tuttavia più importante sviluppare un dialogo interiore che possa portare a una scelta autonoma. Non una strada facile, ma sicuramente la migliore a lungo termine.

Perché in fondo, quello che conta maggiormente in questo sport (e nello sport in generale) è la costanza quotidiana. Giorno dopo giorno.